In Stelio Mattioni, cercare un senso alla nostra parabola umana si lega al desiderio di libertà intesa, in assoluto, come evasione dalla vita stessa. Tutto il nostro daffare, che senso ha, se tutto sembra finire in fumo? Tutto il nostro cercare di capire che senso ha, se è come scavare nella sabbia senza trovare niente?
“Senza la questione israeliana la cittadinanza planetaria non troverà mai la sua saga.
La cittadinanza palestinese è incompatibile con lo statuto di Hamas.
La cittadinanza europea non si lascia cancellare dal partito di spirito, partito conforme
all’oligarchia mondialista.”
Armando Verdiglione
Giancarlo Lehner, Bergoglio. Da Cristo a Castro, 2023, L’Opinione. Un’analisi? L’analisi? Una satira? Di che cosa è satura la lingua del 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma? Della lingua di legno e della lingua di fiele sociali? È satura dell’algoritmo definitivo? Della lingua di gomma che il titolo del libro dello storico, giornalista, politico annuncia nel titolo: “Da Cristo a Castro”? E viceversa? Nell’alternanza e nell’alternativa, nell’andata e nel ritorno? La cristocastrofilia è nata fra Buenos Aires e Roma? L’analisi del crocifisso falce e martello che è stato regalato a Bergoglio rileva tracce di gomma e di cancellazione dell’esperienza per la lingua del discorso presunto comune, quello del nuovo combinato disposto multipolare mondiale?
L’avventura dell’acqua. Progetto e programma. Nuovi dispositivi.
Idolo Hoxhvogli non concorre per i masters of philosophy, non cerca il grosso pubblico e nemmeno la nicchia di salvataggio per i solitari imperterriti. La direzione della sua scrittura è intellettuale, sicura, felice. L’invidia e la calunnia non lo raggiungono e sono travolte e poi dissolte dall’oceano offerto da ciascun lessema del suo dizionario.
La comunità dei viventi è anche un bel contributo alla cittadinanza planetaria.
Lire Verdiglione n. 17 « Une dictature judiciaire »
Laboratoire de lecture du livre d'Armando Verdiglione, "La conjuration des idiots", Grasset, 1992.
Nella favola noi diciamo che i filosofi, i teologi, gli scienziati, gli esperti in varie discipline, sono i nostri archivisti.
Sono più di cinquant’anni che critici e scrittori dibattono sulla poesia di Umberto Saba. Le loro voci si sono intrecciate, sovrapposte, affiancate per dissezionarne l’opera e la vita, senza tuttavia riuscire a trovare l’origine del mistero della sua poesia, a svolgere fino in fondo la complessità che filtra dai suoi versi nonostante il suo dichiararsi “il poeta più chiaro di questo mondo”.
Prima della creazione, l'Infinito o Ein-Sof riempie l'universo senza frontiere.
Ha operato una contrazione nella sua Luce affinché i creati fossero capaci di sopportarla.
Eppure, i ricettacoli non hanno potuto raccogliere neppure questa luce limitata e si è prodotto ciò che Rabbi Itzhak Luria ha chiamato la rottura dei vasi, Shevirat Ha Kelim. Scintille di luce sono ormai disperse nei mondi.
A proposito del libro:
“I ricettari. Pigmenti e tecniche. Il testo della pittura” edito da Bertoni, 2023.
Romanzo e manuale al tempo stesso, che disegna la rotta della civiltà mediterranea.
La tesi provocatoria di Saba Sardi è che tuttora nel Neolitico ci sguazziamo, anzi, “il Neolitico siamo noi”, con buona pace dei progressisti.