I magistrati sono una repubblica nella repubblica?

Sabino Cassese, giurista, ex giudice della Corte Costituzionale, in un’intervista al Sole 24 Ore del 19.11.2023 afferma che i magistrati sono una repubblica nella repubblica, e questo «a causa della idea che l’indipendenza voglia dire autogoverno. Ed è un’idea sbagliata». L’intervistatore, Alberto Orioli, afferma che qui Cassese è severo. La linguistica del giurista della repubblica deve parlare anche senza parlare. È la lingua di gomma del potere: nessuno deve sentirsi urtato. Non è ancora una testimonianza civile assoluta, ma una testimonianza velata dalla gomma di spirito e del suo partito che toglie i peccati del mondo. Se è una repubblica nella repubblica, la seconda repubblica non è una repubblica, ma è sospesa dalla prima repubblica. Per Mauro Mellini è questione del partito dei magistrati. In tal senso è un partito, una ristretta cerchia di magistrati che tengono in ostaggio la repubblica. Le corti d’appello e le corti di cassazione? Una cinquantina o un centinaio su 9.000 magistrati? Nessuna demografia della magistratura. Anche la cerchia non è compatta, ossia esente dall’autofagia, dalla guerra interna nel “partito”.

Una repubblica nella repubblica si ottiene con il depuratore linguistico che lava più bianco. I magistrati sono una repubblica: no, non lo sono. E i magistrati non sono i magistrati: sì, i mercenari sono in corsa per l’appartenenza al privilegio del potere che risalta dal prestigio della loro ristretta cerchia: l’oligarchia della magistratura. La severità di Cassese, oggi ottantottenne, non ferisce nessun magistrato dalle pagine del Sole 24 Ore: fa sorridere, come lo statuto della presidenza italiana rispetto allo statuto delle presidenze occidentali. E sono miti fantastici che richiedono l’analisi. Chi sorride allo statuto della presidenza italiana non intende e si preclude l’analisi. Come si preclude l’analisi chi è più o meno sorpreso dalla severità di Cassese. Fra l’altro nella nostra analisi non troviamo nessuna severità negli enunciati di Cassese. E anche il muro di gomma non è di gomma nell’analisi: è di gomma per chi si sottomette al discorso del potere come causa. Nell’analisi la gomma è fatua.

Nel discorso del potere si avvolgono sia l’intervistato che l’intervistatore. La severità ingloba anche la “causa” di “una repubblica nella repubblica”? L’«idea che l’indipendenza voglia dire autogoverno» pone questioni anche se non fosse dichiarata «un’idea sbagliata». Anche come idea giusta non chiude la questione dell’operato della magistratura italiana, fra la cittadinanza e il blocco di spirito che governa la provincia l’Italia. L’indipendenza dell’idea d’indipendenza non è indipendente: è il giuramento di dipendenza della magistratura al partito di spirito “nascosto”: i suoi “inviati” sono i poveri cristi della rappresentanza, non solo parlamentare.

Che la causa sia l’idea lascerebbe alla battaglia delle idee un margine alla cittadinanza? Questa è un’altra fake news del potere. Il potere come causa è senza la causa e senza l’oggetto della parola. La cerchia ristretta dei magistrati del partito dei magistrati dell’assemblea dei magistrati cittadini è sottomessa allo spirito dell’epoca, alla ideologia e alla mentalità e ai luoghi comuni dell’oligarchia mondialista. Cosa cambia dagli oligarchi che ingrassano all’ombra di un autarca, da Cesare a Napoleone e apparentati? L’Unico non ha più il doppio corpo del re, come nella ricerca dello storico Ernst Kantorowicz (esperto di Federico II): oggi è sostituito da una quiddità suprema invisibile, intoccabile, inopinabile, inafferrabile: l’Algoritmo supremo. L’algoritmo di gomma. È questo il dio degli oligarchi e dei concorrenti al privilegio e al prestigio del potere. Tutti chiamati e rarissimi gli eletti.

 

Alcuni libri di Sabino Cassese:

Le strutture del potere, Intervista di Alessandra Sardoni, Laterza, 2023

Una volta il futuro era migliore, Solferino, 2021

Il governo dei giudici, Laterza, 2021

Intellettuali, Il Mulino, 2021

Il buon governo. L’età dei doveri, Mondadori, 2020

La svolta. Dialoghi sulla politica che cambia, Il Mulino, 2019

La democrazia e i suoi limiti, Mondadori 2017

Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati?, Il Mulino, 2016

Dentro la Corte: diario di un giudice istituzionale, Il Mulino, 2015

Governare gli italiani. Storia dello Stato, Il Mulino, 2014

Chi governa il mondo, Il Mulino, 2013

Lo Stato fascista, Il Mulino, 2010

Lo stato introvabile. Modernità e arretratezza delle istituzioni italiane, Donzelli, 1998

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