Quando vai?

Il gerundio non conosce idoli e non conosce spettri. Allora vivendo non cerchiamo psicofarmaci e dormendo non cerchiamo psicodroghe. Non devo prendere e non devo lasciare nulla dormendo. Il viatico della paura scuote il sonno e spinge l’homoplex verso la sostituzione della sostituzione, verso il senso del senso, verso il sapere del sapere, verso la verità della verità. L’homoplex è la copia impossibile dell’uomo, la fake news dell’humus e dell’humanitas. È il captivus, il preso che prende, il catturato, lo schiavo. L’autologia e l’autofagia sono le presunte chiavi del sofisma ilare di Franz Kafka: il tribunale ti accoglie quando vieni e ti lascia andare quando vai. Non ti devi spacciare nemmeno per quello che non si spaccia mai, che non flette mai e non deflette mai. Se non te ne vai resti nel tribunale, resti nel penitenziario, resti nel cimitero dei viventi morti e dei morti-viventi. Se non te ne vai sei nell’autologia e nell’autofagia: e la tua scienza è l’autoscienza. L’homoplex è autosex. Tu non capisci un fallo? Tu non capisci un casso? È la vita come masturbazione, come sostituzione della sessualità con l’erotismo. Come sostituire lo zero con l’uno si chiede il figlio idiota?

Come sostituire l’uno con lo zero si chiede il padre imbecille? Occorre andare, viaggiare, volare. Resta inassumibile l’idea dell’idea (la sostituzione, la copia, la tresca, il rapporto, il contatto), e così l’autologia (parlare fra sé e sé, pensare fra sé e sé, volare fra sé e sé) e l’autofagia (ingoiare il cibo, ingoiare la scrittura [mangiare il libro per Ezechiele], ingoiare l’esperienza, ingoiare l’iningoiabile: la vita). L’idea opera. La fede è assoluta. L’onda del viaggio non manca mai. Nessuna onda è l’ultima. Il ringraziamento, forse, sta nel proseguimento. Non è mai comunque il caso di ingoiare il ringraziamento: è l’altra faccia del vomito di ogni disgrazia.

Cittadino, la cittadinanza è quando vai oltre i battenti del paradiso.

Opera di Christiane Apprieux

Opera di Christiane Apprieux

Indietro
Indietro

Lire Verdiglione n.0

Avanti
Avanti

Armando Verdiglione, caso di qualità